Questo disco avrei dovuto recensirlo qualche mese fa, per l'esattezza sei. Giugno, periodo in cui "Sono uscite le materie" girava con una frequenza decisamente alta sul lettore mp3 e le delicatezze del duo acustico ben si sposavano con un caldo che iniziava a uscire allo scoperto, ma senza prepotenze. Gli agganci pop di "Bagnino", la genialità non-sense de "Il vantaggio del meccanico" e gli amarcord liceali di "Mi ricordo" sembravano perfetti per un periodo che non può non rimandare a quando giugno significava mettere un meno davanti a un numero per contare i giorni prima del lungo cazzeggio estivo. "Sono uscite le materie", insomma, sciorinava le sue perle pop e il suo mood da adolescenza lievemente malinconica.
La recensione l'avrò iniziata dieci volte e altrettante mollata. Tra una cosa e l'altra, si arriva a ottobre, rimetto il play al disco. Indosso una felpa, fuori fa freddo, ascolto i pezzi e guardo dalla finestra: accade l'inatteso. Quello che sembrava scritto per il primo sole è perfetto per il vento che si rovescia sulla piazza. Di nuovo, la magia acustica di questo album riesce a cristallizzare in istantanee quello che ti succede intorno. Allora capisci che si tratta di un disco speciale. Capisci che quello che stai ascoltando da quattro mesi è un lavoro che finirà per segnare il tuo 2009. I pezzi che si sono fissati in testa iniziano a fare compagnia, forse grazie a un gusto pop maggiormente spiccato, capace di scalzare il rischio noia che aleggiava nelle prove precedenti. Ormai ci sei dentro, tanto vale lasciarsi condurre per l'ennesima volta lungo le 13 tracce, partendo dalla timidezza, passando per la cover più che azzeccata di "It's a sin" dei Pet Shop Boys per arrivare a mandare tutti educatamente a fanculo. Perché questo disco dei Marcilo Agro è talmente essenziale e ricco da riuscire a coprire e musicare le sensazioni più disparate con grazia, eleganza e leggerezza superbe.
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La recensione Sono uscite le materie di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-10-22 00:00:00
COMMENTI (1)
"mi ricordo" è proprio bella