Assalto e furore. Due orbite in rotta di collisione, cariche ritmiche annerite da presagi oscuri e da una feroce e acida claustrofobia musicale. Gli East Rodeo triturano suoni di terre lontane, percorrono tortuose geometrie musicali che si alimentano di sezioni chitarristiche capaci di esplodere in furie disperate, voli progressive, superfici di suono esasperati da efferatezze elettroniche. Corde, tasti e pelli costruiscono un panorama musicale instabile, che dal jazz-core arriva al noise metallico, "matematico" e granitico; alternando ad un suono spregiudicato, momenti di crudezza strumentale asciutti e tenaci. Al timone di questa "spaceship" rumorosa i fratelli croati Sinkauz, che dopo un esordio vertiginoso, ampliano il baricentro della composizione e coniugano est ed ovest musicali in una formazione meticcia che fa incontrare le loro origini balcaniche alle suggestioni "nere" del suono italico. Androgino, spigoloso, ricco di spunti critici e complessità sonore: "Dear Violence" è un disco che ingurgita la melodia e sputa fuori trazioni, che non ricerca sterili consensi ma è magma sonoro velenoso, straripante. Tracce imbastardite, un intruglio di influenze disparate: questo è uno sfrenato caterpillar che mette a ferro e fuoco ogni residuo di forma-canzone, in un'ascesi ritmica impaziente fatta di intrecci musicali multiformi e deliri strumentali.
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La recensione Dear Violence di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-10-05 00:00:00
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