The Snipplers: "Nipple" recensione

Una sola cosa ci tiene uniti, in questo momento astorico di calci in culo da schivare, ed è la bellezza e la protuberanza assoluta del capezzolo. "Nipple" non è altro che un puntino sulla sporgente divinità al centro dell'areola. Morbidissimo in alcuni momenti ma basta sfiorarlo un attimo, con la giusta delicatezza e con un pizzico di violenza e diventa rigido e pronto a partecipare al più cazzuto corteo anti-sbirri di 10 anni fa (che adesso è così militarizzata la questione che se giri con quattro persone sei a rischio di arresto per tentativo di sciopero anti-sociale). Gli Snipplers hanno calcato il sottile pezzo di carne tra le protesi create dai Daft Punk e le siringhe di botulino di Steve Aoki. Niente computer pare, non sono dj, e la cosa, nel bene e nel male, si sente. Cioè nessun guantino per fare petting, solo drum machine, visual, synth e uno che ogni tanto fa un paio di stroffette rap a ricordare un po' i Roll Deep o qualunque altro mc usato per esempio da Armand Van Helden. Esagero eh, che questo disco è solo un primo approccio. Tra il primo bacio e la prima scopata cosa c'è di mezzo? Il capezzolo. Questo è il posizionamento del power duo groovy in questione. Electro di moda, ma non di moda oggi, questa è la moda dell'altro ieri che però suona bene pure mò. The Snipplers hanno tra le mani un seno rifatto, non troppo, una terza simpatica tipo quella di Syria in versione Airys, molto buona per i dance club con impianti di flashlight e visual sensations. Parecchio pleasure from the bass con barriere sfondate da tocchi di tastiera, come se fossero a tratti una tribute band (senza computer) che risuona live i pezzi dei Bloody Beetroots. Non serve fare crowdsourcing per riconoscere il settore electro-dance di riferimento così come non serve guardare delle tette per indovinare la forma dello stantuffo mobile nel mezzo del cammin di nostra vita. Senza vestiti si capisce il mondo. 15 electro pills vecchie così vecchie che oggi sono quasi nuove. Come se fossimo negli anni 80 (dicono un gran bene dei seni negli anni 80, strana sta cosa che le donne cambiano fisionomia nelle diverse epoche, bah!). In tutto ciò non escludete possibili corrispondenze con i Brilliants, ma soprattutto fate caso ai capezzoli. In generale dico. Chiamateli a suonare per non vivere con la putrida sensazione di chi vuole la rivoluzione per aver fregato la donna nella non-osservanza del seno. Mai prendere il seno con leggerezza. E non abbiate paura della cassa. Lasciate che il desiderio estremo di poter essere liberi come il seno dai peli, si sciolga in uno schizzo di piacere. E attenti a ciò che desiderate adesso che potrebbe avverarsi. The Snipplers are The Superlative Tette Soundbwoys, amigos!

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La recensione Nipple di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-08-03 00:00:00

The Snipplers Nipple 2009 - Elettronica

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