Ammetto di provare un sottile e strisciante razzismo per coloro che nelle note stampa dichiarano di aver partecipato a Emergenza Rock, ma capisco che e' un mio limite, quindi cerco di avvicinarmi nel modo migliore a questo lavoro dei Chelsea.
La formazione romana compone sotto l'impulso di un amore profondo verso il poprock elettronico dalle molteplici sfaccettature, secondo un approccio che in passato ha dato molte soddisfazioni a personaggi come Michael Jackson o Prince e che oggi torna di tanto in tanto nelle chart mondiali grazie al palinsesto di MTV, che non disdegna di proporre artisti che fanno dell'elettropop il loro cavallo di battaglia, uno su tutti Robbie Williams.
Inevitabile indicare gli anni '80 come il punto di partenza della formazione guidata da Enrico Petrelli, artista capace di pescare a piene mani nel pop spocchioso dell'epoca, rivisitandolo con il piglio di chi conosce gli standard di riferimento del mercato odierno.
Cinque brani ricamati e variegati, che rimbalzano su melodie anglo-americane scheggiandole con un astuto sapore alternativo.
Una CD composto con l' arroganza di una rockstar di fama mondiale, con prese di posizioni tipiche di chi si rivolge a migliaia di persone, fregandosene di risultare stucchevole e arrogante.
Detto questo sembrerebbe scontato il pollice verso, ma pur con l'antipatia che mi provocano le note di questo No Way Out, occorre ammettere che i Chelsea hanno il carattere e la sfrontatezza di chi punta dritto l'obiettivo.
Non mi meraviglierei piu' di tanto di trovarmeli accasati alla dipendenze di uno spietato produttore mainstream... ma questa e' un'altra storia...
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La recensione No Way Out di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-03-24 00:00:00
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