Questo cazzo di cd ce l'ho parcheggiato sulla scrivania da quando è arrivato forse. Praticamente puzza di tutte le sigarette incazzate e spietate che gli ho alitato in faccia. Per un pò non l'ho più visto, forse perché era stato nascosto da "Electric Jam" di Pino Daniele credo, e poi ci sono state le vacanze e la scrivania s'inculasse durante le vacanze. Insomma mò è il caso di prenderlo, superando la cacofonia del nome. A parte il significato criptato io non ce la vedo mica una ragazzina fan dei Chemical Brothers con il piercing sul labbro superiore a destra, che dice: "Mamma vaffanculo, io ora esco mi ubriaco e vado a sentirmi Badge and Talkalot". Però metti che la madre si gasa e le risponde: "Hei it's going down bebi"? Cioè può capitare. Non avrà fatto altro che citare "Ladies on the floor", la numero 3 di "Greatest Hints", disco che maschera il producer Gilberto Caleffi e i suoi ospiti Liz Melody, Curtis Santiago, 10ace e Ruben. 12 canzoni di durata media, con attitudine electro easy, a volte disco funk di nuova generazione tipo la power band di Madrid Telephunken e a volte big beat come Krafty Kuts. Il viaggio è grigio con una buona tonalità, chiara intendo. E la temperatura non è copiata da Plump Djs o Coldcut ma ne risente del calore, fino a scottare gli ambienti vicini a Dj Shadow per poi raffreddarsi alla Junior Boys o Hot Chip. E' davvero un buon disco, cioè di quelli che qualche domanda te la poni (è una cosa italiana? Siamo sicuri?). Invece a proposito di risposte Badge and Talkalot significa tipo "chiacchiere e distintivo" al contrario. Attenzione però che in quella scena Robert De Niro dice anche "Non hai niente". Per cui avanti farlocconi chi fa un gruppo che si chiama "Nothing Have"?
---
La recensione Greatest Hints di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-09-10 00:00:00
COMMENTI (4)
Ottimo disco !
tu no?
un giorno ti farò provare cosa e come ;)
wad comunque tu ti droghi..