Beaucoup Fish
Lascio tutto2009 - Pop

Lascio tutto

Giungono così al terzo episodio della loro carriera i cremonesi Beaucoup Fish, e lo fanno sul solco, già in precedenza tracciato, di un pop melò concepito per puntare dritto al cuore. C'è infatti un'indubbia continuità con i precedenti lavori del gruppo, rock timidamente velato di post e piglio melodico che flirta con l'emotività dell'ascoltatore.

Si parte con "Imperfetto", batteria molto gonfia che in un paio di battute esplicita un suono di chiara referenza britannica, alla Travis prima maniera, per intenderci, con chitarre morbide e adamantine, sul quale una voce zuccherina tesse le liriche di un cantato introverso e decadente, forse un po' codificato, nondimeno efficace. "Pianeti", seconda traccia, incide un ritornello di quelli che sanno decretare il successo radiofonico di una band; siamo nei paraggi dell'indie agrodolce, mettiamo, dei Delgados. "Dicembre" inserisce discontinuità, con una sezione d'archi poderosa e certe venature dark fascinose, quasi a riecheggiare i Cure di "Disintegration", rock d'annata fatto di rarefazione e timidezza. Bass oriented e sezione fiati anni 80 per la title track, "Lascio Tutto", e ancora l'indie pop albionico a fare da sfondo, con misurate incursioni chitarristiche vagamente beat, ed ecco comparire l'ombra di Goldfrapp e Coldplay.

"Lascio Tutto" ha il sapore di un prodotto all'antica, ben suonato, registrato meglio - del resto la produzione artistica vede la direzione di Taketo Gohara (Edda e Capossela, per citarne due). Il disco procede sottotraccia in modo dignitoso, senza tuttavia sembrar decollare veramente, come il lungo prologo per una sinfonia che non si compirà a pieno. O una melodia ubiqua in entropia. Sarebbe bello poter (ri)partire da qui.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.