SottoTorchio
Musica per organi caldi 2009 - Rap

Musica per organi caldi

Letto il nome del gruppo e vista la copertina di "Musica per Organi Caldi" ho pensato di trovarmi a dover recensire il disco di un gruppo punk emergente. Poi mi hanno detto "No ma guarda che fanno rap!" Allora l'ho ascoltato e ho capito che è vero che fanno rap, ma è anche vero che fanno punk. Alle ottime basi si aggiungono testi dal sapore nichilistico, che parlano di droga, bukkake e paranoia. No, non pensate subito al Truceklan, il paragone non è del tutto corretto: i baresi Shagoora e GrannySmith puzzano molto più di hip hop che di metal, e "Musica per Organi Caldi" è un album d'esordio trucidamente raffinato che trasuda amore per la musica e voglia di far bene. Insomma, è come se i TruceBoys incontrassero i Sangue Misto, per intenderci. C'è ancora da lavorare e il flow, alla lunga, risulta grezzo e un po' monotono, ma la premessa è davvero buona. C'è una sana attitudine alla parodia che si nota sin dal nome, che lascia intuire che qui non si parla di amore come i vecchi Sottotono, e anche quando se ne parla, lo si fa in chiave tragicomica come avviene in "Bella Dentro", con il suo ritornello arricchito dalla voce rock di Okram dei Caronte. La passione per il rap delle origini, quello fatto di vinili polverosi, emerge invece chiaramente in "Dusty Vinyl Junkies", il cui grasso funky beat è ben cavalcato dai 2 mc baresi accompagnati, per l'occasione, dall'ottimo Kiave. Da qua si passa a "Special K", 4 minuti gommosi e lisergici. Per 19 tracce si viaggia piacevolmente fra momenti allucinati e altri estremamente lucidi, senza perdere mai coerenza e con un'ottima intesa fra le atmosfere delle strumentali, che nella maggior parte dei casi sono di fattura eccellente, e il contenuto dei testi. E se capitano dalle vostre parti, non perdete l'occasione di pogare sotto al palco.

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