Viscerale stoner rock, per una band fiorentina tra le più sanguigne.
La proto-grunge e nirvanesca “Boots in Church” perimetra l’orizzonte semantico di questi rockers fedeli alla linea, fissi in un tempo mitico in cui camicie di flanella e Dr. Martens erano ancora di là da venire, se intesi nella loro stomachevole successiva massificazione.
L’etica DIY si respira forte, sia nella qualità di registrazione che nella più rimarchevole estetica, con una notevole voce hardcore, a metà tra Nuclear Assault (ebbene, si!) e Babes in Toyland, e un’attitudine fuzzy più che convincente, credibile.
La band fiorentina può vantare dalla sua una verve postadolescenziale ancora detonante, purchè vi si ponga limite a questo punto del percorso, ad ascoltare “Lick My Brain”, simpatico motteggiamento delle Huggy Bear, ma anche codificato esempio grunge e rimaneggiamento dell’intero universo riot-grrrl.
Ovvio, che il pericolo clonazione sorprenda alle spalle, visti i molti referenti indossati, dalle Hole ai Sonic Youth, ma scavando oltre lo smalto, è possibile rintracciare genuino talento ed notevole espressività, anche se da canalizzare. Suggerirei olio di gomito e ampliamento d’orizzonte, per future belle sorprese.
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La recensione Meat Me di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-02-13 00:00:00
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