Bando ai convenevoli ed agli inutili ghirigori linguistici. Questo EP dei The Scrabble è ampiamente al di sopra della media. Innanzitutto per qualità del prodotto, per cura dei suoni ed intensità. E poi, quando tutto suona così perfetto, è il contenuto stesso che appare molto più convincente. Certo, produrre un EP a Londra non è nelle possibilità di tutti. Può essere un vezzo così come una scommessa. Vinta, in questo caso, senza dubbio. I sei brani di "Most Unlikely Often Happens" sguazzano allegramente in tutto ciò che è puro stile d'oltremanica. Ma, attenzione, non pensiate all'ennesima band fotocopia dell'ondata new-wave. Qui abbiamo un caleidoscopio di influenze che si sostanzia in un rock comunque interpretato in maniera personale. Un EP che stupisce per la semplicità con cui occupa prepotentemente la tua attenzione. Complice un'intensità dei brani davvero al di fuori del comune. Tensione palpabile per tutti i venticinque minuti scarsi del lavoro, potenziali ballate che esplodono in vortici rabbiosi, voce aggressiva ed arrangiamenti coinvolgenti. Un assaggio del genere può essere a volte controproducente. Tante le attese create. Aspettiamo dunque The Scrabble all'esame del disco vero e proprio e, soprattutto, a quello del live, lì dove tutto alla fine appare più vero e tangibile. E se dovessero superarli entrambi non dovremo far altro che emozionarci ed inorgoglirci per un nuovo piccolo fenomeno di casa nostra.
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