Non c'è alcuna ragione al mondo per ascoltare i Carpet Beaters, a meno che non dobbiate scrivere una recensione. A meno che non vi piaccia il kitsch. A meno che non amiate gli arrangiamenti confusi, i dischi dalla durata eccessiva, i testi banali e una voce che ha la notevole capacità di riunire in se stessa le esperienze di Dan Black in versione isterica, del dimenticato Simone Cremonini dei Super B e del sempreverde Mirko dei Bee hive.
L'eccesso, la ricerca ossessiva dell'originalità, il citazionismo facile, i riferimenti filosofici e storici, si mescolano e si confondono non riuscendo a donare un'organicità di pensiero, quindi la domanda è: cosa vogliono dirci i Carpet Beaters? Cosa c'entrano Platone e Kennedy? Perchè si passa da Memphis? Spesso si sconfina nella noia, con assoli lunghissimi (vedi il brano d'apertura "Anima") e questo ostinato effetto sorpresa in coda a quasi tutti i pezzi: il brano sfuma, l'ascoltatore crede sia finito e invece no! Almeno un altro minuto di ingombrante assolo, soluzione che può divertite al primo pezzo, lasciarci indifferenti al secondo, irritare al terzo.
Gli arrangiamenti sono pienissimi, ai limiti del barocco, e l'uso eccessivo di effettistica di ogni genere rende difficile la fruibilità del brano e spesso, soprattutto sulla voce, sacrifica la comprensione delle parole. Insomma, nel volersi distinguere i Carpet beaters hanno creato solo una presunta denuncia del mondo confusa e lacunosa. Il kitsch e i barocchismi sono un'arte che l'ascolto ossessivo dei Muse non è bastato ad insegnare. Si esce storditi dall'ascolto dell'album e forse sarebbe meglio ripulirsi e giocare a togliere, piuttosto che ad aggiungere.
Dobbiamo sperare che i Carpet Beaters si rendano conto di essere le copie di un rock trito e ritrito, di certo non possono aspirare ad essere quelli che ci riporteranno fuori dalla caverna, alla scoperta della verità. Di buono c'è che Carpet Beaters è un nome fighissimo.
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La recensione Il Mito Della Caverna di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-11-16 00:00:00
COMMENTI (6)
il mio disco preferito è più simpatico.....
ilmiodiscopreferito.it/
ciao ragazzi - quelli di rockit vi hanno fatto un discreto culo..:(
va bhe nulla di diverso all'orizzonte...se posso dire la mia
la recnsione mi sembra eccessivamente penalizzante...ma, ripeto a parer mio, e sapete che dico sempre tutto quello che penso...il vostro esordio è il classico mix di anni di demo, canzoni, etc etc ...secondo me...continuate...,ma, attenti, una affermazione giusta c'è nella recensione...qualche volta è meglio togliere che aggiungere
in bocca al lupo per la vostra crescita
m.:)
a prescindere dal fatto che leggendo la tua descrizione sembra che tu abbia solo sentitogli intramezzi musicali e una canzone... la tua critica non sembra per niente oggettiva. Sono d'accordo sul fatto che ognuno possa avere i suoi gusti ma le critiche per quanto tu possa farle negative devono essere costruttive non distruttive.
L'album l'ho ascoltato più di una volta e per quanto io non sia una critica musicale potrei dirti che nonostante qualche insicurezza musicale (scusami tanto...non sono i rolling stones) sono bravi e non c'è da limitarsi ad un ascolto per poter dare pareri di questo tipo.
Questo è solo il mio parere...era giusto esprimerlo
questi sono completamente pazzi.
io li aggiungo.
Recensione puerile. Vale la pena di non limitarsi ad un ascolto
Sembra pure una sorta di litfiba lo-fi.. :)