6 brani possono essere fotografie perfette. Di un qualsiasi giorno d'autunno che passa, di mille presenti pieni di lividi. E' terribile noia provinciale, che nuota con gli occhi di cristallo e parla coi denti pieni di marzapane e merda, che cristallizza gli attimi migliori e scuce altre matasse per i Distanti. E loro caricano di rabbia, angoscia, ambizioni e schegge d'amore il loro primo ep, come il sapore del freddo padano che si respira a Forlì di sera, con cornici di suoni post-hardcore ai confini dello screamo, che urtano innegabilmente con tagli di La Quiete e Fine Before You Came, ma restano in piedi come randagi sotto un temporale; "non puntare sul mondo coi tuoi diari romantici". Passano veloci lasciandoti con l'amaro in gola e l'amore in bocca, scanzonate briciole teen spirit che riempiono i pixel rimasti vuoti di una polaroid disfatta in fuga dal mondo. 6 urti contro il parabrezza dell'anima, veloci e potenti quanto basta per costruire un grande esordio.
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La recensione S/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-09 00:00:00
COMMENTI (2)
belle cose.
Molto bravi :)