Un altro gruppo che fa rock italiano un po' strascinato, un po' Verdena, un po' Marlene Kuntz, con quella metrica un po' spezzettata, con quell'umore un po' spleen (c'è pure una canzone che si intitola così, "Spleen et Ideal"), con quelle "incertezze su di me che mi mangian dentro"… tutto ciò al primo ascolto, che è per definizione distratto. Però, però… però al secondo ascolto ci si accorge che questi ragazzi, nel loro rock italiano un po' strascinato eccetera, ci mettono sempre quella parentesi col cambio di ritmo, quel po' di elettronica che fa chic e non impegna, un giro di chitarra non così scontato, e alla fine bisogna ammettere che non annoiano. Quasi quasi ci può stare anche il terzo ascolto. Con imperitura stima per la scelta del titolo dell'ep. Bravi, aspettiamo l'album.
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La recensione Venus in Furs Ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-09-10 00:00:00
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