I vecchi proverbi non sbagliano mai. Certo c'è sempre l'eccezione che conferma la regola, e un illustre personaggio di bassa statura non manca di dimostrare quotidianamente che non è del tutto vero che "Nella botte piccola c'è il vino buono". Ma forse il vino buono lo riserva per i festini privati nelle ville in Sardegna. Funky Pushertz, formazione hip hop di Torre Del Greco (Napoli), conferma invece che "L'abito non fa il monaco" e a una copertina che fa venire lo stimolo a vomitare la colazione consumata con il precedente EP "Breakfast" oppone, con le 10 tracce contenute nel nuovo lavoro "Lunch", un lauto pasto a base di funk grasso e metriche gustose. Il produttore ed mc Toniko70, gli mc Boom Buzz, Reddog e Mastunzò e il singer Kayaman propongono del buon rap condito con una spruzzata di soul e un pizzico di reggae. Attitudine alla Jurassic 5, con tanto di vocione cavernoso che, unito a dei beat solari, fa venire voglia di girare per le strade con una tuta Adidas e un pettine infilato fra i capelli afro. Ma non bisogna dimenticare che "Lunch" è stato concepito a Torre del Greco e non a Los Angeles. Non è necessario agghindarsi da bboy per pranzare con Funky Pushertz. E dimenticate gli hamburger e i fast food. Indossate piuttosto una canotta della salute e preparatevi a un'abbuffata di maccheroni ("A Carn' a Sott' e i Maccarun' a Copp") cucinati secondo la tradizione campana. Del resto il quintetto è fiero delle proprie radici e tende a celebrarle ("Veng' Ra Torr") e autocelebrarle ("Funky Pushertz"). Insomma, è possibile riassumere tutti i giri di parole fatti fino ad ora in un solo concetto: i Funky Pushertz fanno hip hop e lo fanno come si deve. Unica pecca: una predominanza di metriche in dialetto locale che, per quanto musicali, risultano pressoché incomprensibili ai non partenopei. Ma in fondo, si sa, "A Caval Donato non si guarda in bocca".
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