"Il Nuovissimo Mondo" irrompe a creare una parentesi granitica che scuote alle fondamenta. Come pochi film horror, sa essere crudo senza cadere in barocchismi, lasciando che una morbosa e disturbante violenza diventi suono
Se conoscete Bologna Violenta, già sapete cosa aspettarvi. Se non lo conoscete, le poche righe che seguono saranno del tutto inutili per comprendere il progetto estremo di Nicola Manzan, violinista presente in innumerevoli produzioni e recentemente entrato a far parte della line-up del Teatro degli Orrori. Per capire, è necessario un ascolto. E un ascolto non può lasciare indifferenti. Che faccia godere o inorridire, questo disco è talmente forte da far sì che ogni passaggio nel lettore segni un punto nelle giornate dell'ascoltatore.
Al di là dei gusti e di ciò che si sta facendo, "Il Nuovissimo Mondo" irrompe a creare una parentesi granitica che scuote alle fondamenta. Per venti minuti testa e orecchie sono riempite da un suono che non chiede di essere metabolizzato, ma che si accontenta (come se fosse poco) di colpire pesante e senza attenuanti. Per questo, non ha senso snocciolare riferimenti, ispirazioni o microscene. Equivarrebbe a fare un torto a un disco che vuole - e sa - parlare solo all'istinto attraverso una più che riuscita trasposizione sonora di uno degli istinti umani meno razionalizzabili, ovvero la violenza. Come pochi film horror, sa essere crudo senza cadere in barocchismi, spingendo via gruppi e stili che proprio violenza e morte vorrebbero eleggere a tema dominante.
Questa vittoria è ottenuta con un senso di ironia che emerge forte negli intermezzi parlati. Che trattino di infanticidio o di trapianti di cazzo, riescono in pochi secondi a dare una chiave di lettura determinante e quanto mai precisa all'intero lavoro. Più che un ascolto, è un piccolo viaggio, disturbante e morboso (dunque affascinante) come poche opere - non solo musicali - sanno essere.
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La recensione Il Nuovissimo Mondo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-01 00:00:00
COMMENTI (13)
visto due volte dal vivo. il caos che si fa musica mi coinvolge. la mia scimmia è morta!
Uno dei migliori. Perché ancora vivo (nonostante tutto).
robaccia buona per chi ascolta grindcore...
cioè me!
che rebelot!
...ascoltavo poco fa gli "anal penetration"...un po più melodici ma non male pure loro....:?
m.
grande artista.
questo progetto bisogna digerirlo poco alla volta
è veramente tosto come disco.alternativo,una cosa decisamente nuova dall'ordinario.grandi.
grande signor viuulenza
bacio la mano, come sempre!
d.
sia dal vivo che su disco è una di quelle cose che mi gasa e contemporaneamente mi fa piegare in due dalle risate!
trapianti giapponesi è stupenda!