Saper suonare non serve a nulla senza la capacita' di mettersi in gioco e rischiare. Gli Entropia sono la classica formazione ben preparata, che dedica tempo e passione alla musica, ma senza cercare la propria strada, limitandosi a riproporre le scelte consolidate nel tempo dai grandi mostri sacri.
Un pò Timoria e un pò grunge, un pò metal e un pò Litfiba, i ragazzi milanesi dimostrano di conoscere a menadito le sfumature piu' dure della musica, riproducendo in maniera semplice e precisa quello che e' stato gia detto da altri.
Chitarre affilate e distorte, ritmica battente e incalzante, cambi di direzione ben congegnati, voce robusta, melodie ben dosate... senz'altro tutti ingredienti necessari per un buon disco, ma solo se accompagnati da quella dose di coraggio capace di trasformare un insieme di banalita' in un evento musicale.
La musica degli Entropia, pur poggiandosi su notevoli doti tecniche e su una certa sensibilita' compositiva, percorre terreni ampiamente battuti, che nemmeno per un momento riescono a inculcarmi la curiosita' di riascoltare i loro brani.
I sei episodi di Anestetico non sono certo da buttare, ma non lasciano traccia del loro passaggio nelle mie orecchie, risultando prevedibili e scontati per la quasi totalita' del CD.
Dispiace parlar male di una formazione così decisa e preparata, ma per fare qualcosa di importante non basta studiare e ripetere a memoria.
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La recensione Anestetico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-04-30 00:00:00
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