Bell'esperienza questo disco dei Casino Royale; riascoltarlo oggi, contribuisce a dar vita a più di un pensiero nella testa di molti, perché gli inevitabili confronti con i progetti paralleli (Royalize e Blubeaters) non mancano.
Senza dubbio le radici di questo disco della 'svolta' sono state riprese più dalla costola in mano a Pardo ed Alioscia che non a quella che fa capo a Giuliano Palma; certo pezzi come Re senza trono hanno un forte odore giamaicano, ma è tutto Dainamaita ad essere un gran disco e non a caso è risultata poi essere l'esperienza che ha condotto alla realizzazione di Sempre più vicini, forse il capolavoro della formazione milanese.
Come molti di voi sapranno questo fu, appunto, l'album della 'svolta' perché lo ska delle origini non veniva messo in soffitta ma 'triturato' assieme a nuove sonorità che contemplavano l'uso di campionatori, samples, loop, tastiere e quindi 'macchine' più in generale. Infatti il lavoro è ricco di sperimentazioni (si va dai riff hendrixiani all'hardcore stile Mano Negra), di contaminazioni e di tante altre variabili che sembrano schegge impazzite nell'universo sonoro del gruppo.
Ritmi indiani (Jss), crossover allo stato puro (Dainamita, Justice), reggae allo stato impuro (Metallo giallo) e hip-hop 'sporco' (Treno per babilon) sono solo alcuni dei frammenti di questa incredibile miscela sonora partorita in Italia, tanto per dimostrare che già fin da allora la nostra scena era popolata da una band che dimostra di essere ancora oggi fuori da ogni schema e si diverte a sperimentare, a bluffare sulla propria identità musicale senza farsi intimorire dalle regole del business.
Dainamaita fa parte dell'infinita serie di pezzi di un puzzle che annualmente sembra cambiare i propri contorni sonori; se siete dei curiosi per natura e pensate che la tradizione sia un valore più che un dogma (occhio all'incredibile rilettura di Purple haze), questo disco deve far parte della vostra personale collezione.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.