I grinder bergamaschi Hungry Like Rakorvitz, dopo una storia travagliata fatta di interruzioni e cambi di formazione, si presentano con un digipack graficamente molto piacevole e curato, con una copertina tetra che richiama atmosfere black metal e salta subito all'occhio. La cura del packaging è già un'ottima indicazione dell'attenzione con cui questo "Holymosh" è stato realizzato. Registrazione ben fatta e distinta, se anche a tratti poco chiara e potente, mastering affidato a Scott Hull (Pig Destroyer), il disco prodotto da una decina di etichette underground propone pezzi grindcore con uno stile che ricorda molto i Converge più aggressivi. Elementi thrash, dinamiche in bella vista che evitano la trappola di un'eccessiva monotonia, qualche campione qua e là, effetti e distorsioni azzeccati ed una breve chiosa noise a suggellare venti minuti di pugni contro i portelloni di un treno che deraglia. La cosa migliore è proprio la scrittura dei brani, che nella ferocia lascia spazio al materiale per rallentare, aprirsi, evolvere, identificarsi. E poi, fatto non da trascurare, l'intero gruppo dà un'ottima prova di sé, rendendo ogni brano solido sotto ogni aspetto. Una prova di forza riuscita, questo "Holymosh" non aspetta altro che di far la vostra conoscenza.
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La recensione Holymosh di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-02-19 00:00:00
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