Oratio è tornato. O, considerando la qualità di quello che può essere considerato il vero disco di esordio del cantautore siciliano, forse è meglio dire che Oratio è, finalmente, arrivato.
Andrea Corno, giovane cantante dissacrante e a tratti stralunato, sembra aver trovato la sua strada, la sua cifra stilistica. Quello che appariva solo qualche anno fa come un ragazzo bravo ma confuso, troppo legato alle sue fonti di ispirazione, ora, a distanza di poco tempo, può essere definito come una delle belle speranze del nuovo cantautorato italiano. Perché se c'è una cosa insindacabile, è che Oratio ha quel qualcosa in più, ovvero il talento. Quel tipo di talento che non ha bisogno di troppe forzature, ma che viene così, con la stessa naturalezza con cui si impara a camminare.
"Ora ti ho", disco di casa Malintenti, prodotto artisticamente da Toti Poeta, altro cantautore dell'etichetta, è un album ben riuscito. È ben registrato e curato a dovere. Non un brano risulta essere fuori posto. Le tracce seguono un ordine perfetto, che permette al disco di scorrere veloce, mantenendo sempre viva l'attenzione. Dalla prima "È una questione di…", passando per pezzi altrettanto vitali come "Il bianconiglio" e "Il tabacchino è chiuso", con la sua bella voce lievemente roca, Oratio racconta storie normali condite da particolari bizzarri. La sua quotidianità è intessuta di considerazioni ora profonde, ora assurde. Un contrasto di elementi, come quello fra bello e brutto, fra la delicatezza e la brutalità, che si riflette anche nel packaging del disco. Ad un'immagine esterna forte e un po' violenta nel suo essere reale, si contrappone una grafica interna più fantasiosa e delicata (a cura di Fabrizio Cicero). All'interno dell'album si possono trovare espressioni scanzonate che ricordano da vicino le filastrocche, non-sense e dichiarazioni d'intenti che strappano un sorriso, come in "Mi son svegliato presto". Ma anche dichiarazioni d'amore sincero, come in "Tre cuscini", che fanno sognare di avercelo un giorno un figlio così, capace di dedicare una canzone con una frase come "Cercando una come lei, che ci si perde vite intere".
Insomma questo è un disco che vale e molto più di un ascolto. Bello davvero.
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