Il nuovo lavoro degli Akkura è un documentario in musica e parole dedicato alla città di Palermo, che porta avanti un discorso di ampio respiro, in cui il sentimento di sicilianità pura è solo il punto di partenza. Il folk che fa da filo conduttore tra i dieci brani non è infatti solo quello di stampo autoctono, quello a cui si è votata l'ultima Carmen Consoli per intenderci. È figlio del mondo, dove la provocazione di "Brucerò la Vucciria" è stemperata dal ritmo dello swing, dove istantanee descrittive si susseguono nei ritmi messicani di "Kalsamex", dove l'orgoglio di appartenenza regionale confluisce energicamente nell'inno "Sabbie immobili". È un progetto che si avvale di collaborazioni fiorenti, ad ogni brano musicale è legato un racconto affidato anche a firme conosciute come Cesare Basile o il teatrante Davide Enia. È un percorso tra i protagonisti e i luoghi dell'ieri e dell'oggi palermitano, con i suoi punti di forza e le sue contraddizioni, per raccogliere il sentimento di rinascita e rivincita.
Io, in Sicilia, a Palermo, non ci sono mai stata. Peggio per me, mi dico ora che ho un'idea più chiara di quel che mi sono persa.
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La recensione Brucerò la vucciria di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-08 00:00:00
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