Ho messo play ed è partito un basso funky, very very groovy, e mi son detta "Mi hanno mandato un disco funky? Ma wow!". Al secondo pezzo ho avuto il dubbio di trovarmi dinanzi ad una compilation: l'atmosfera era diventata un'appendice di "Destinazione paradiso" di Gianluca Grignani. Un altro paio di pezzi così e mi sono ritrovata nel folk sanguigno pugliese di fisarmoniche e ritmi in levare ("Gianni '75"). I Grigiolimpido passano con scioltezza da un genere all'altro mantenendo un sound riconoscibile in ogni situazione in cui Inigo voglia trasportarli. Lui, Inigo, è ciò che di più "italiano" (e italiota) si possa immaginare: nei momenti peggiori ha il raschiato di Ligabue e il trascinato di Vasco Rossi, in quelli migliori alcune intuizioni melodiche e giocose di Daniele Silvestri. I temi sono quelli cari al cantautorato di sempre: amore e precariato, in particolare. Più interessanti sono invece i Grigiolimpido, compatti, anche se un po'stantii nei suoni, rendono credibili le riproduzioni elettroniche degli archi e non mollano nonostante i voli pindarici del leader.
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La recensione 9 canzoni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-02-10 00:00:00
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