Brain in vain Inner crowd 2010 - Rock, Alternativo, Post-Rock

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Non capita tutti i giorni di trovarsi davanti ad un duo di chitarra e batteria dai colori che spaziano dal blues al post-rock, in modo naturale e senza mai cadere nel banale. La registrazione sembra fatta in casa e non dà pienamente giustizia al lavoro del duo: infatti le indiscutibili doti tecniche sono messe in ombra, ad esempio, da un suono di chitarra che non ha mai la spinta dovuta. E dovendo analizzare non tanto una band quanto un disco, è inevitabile che ciò influisca sul giudizio finale. Detto ciò non si può rimanere indifferenti davanti ai tecnicismi espressi in "Little annoying brain", o alla carica di pezzi come "Superimposition" e "Taken the cake", dimostrano che i Brian in Vain valgono, si distinguono dalla massa ma soprattutto dalle tante band vicine a loro come genere e influenze. Originali e innovativi.

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La recensione Inner crowd di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-09-15 00:00:00

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