Arti & Mestieri Murales 2000 - Sperimentale, Progressive

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Tra i maggiori esponenti del rock progressivo italiano che spopolò negli anni Settanta, gli Arti & Mestieri sembrano quelli che riescono a portare avanti ancora oggi il discorso iniziato trent’anni fa con incredibile freschezza e continuità. Questo “Murales” esce dopo alcuni anni di silenzio e la sorpresa consiste nel ritrovare la formazione originale o quasi, dopo un lungo periodo di progetti vari in cui si sono inseriti questi musicisti torinesi. L’idea di base dell’ultimo lavoro degli A&M si avvicina a quel “Tilt”, capolavoro d’esordio del 1974, essendo composto in grandissima parte da brani strumentali, limitando gli interventi vocali di Barbara Pastore a pochi e sporadici episodi. Una caratteristica, questa, che verrà presto abbandonata dal gruppo torinese, come già ci ha anticipato Furio Chirico, cercando, per i prossimi lavori, una voce fissa da accompagnare alla musica. I suoni di “Murales” sono eccelsi, e mi pare scontato vista la caratura artistica dei musicisti, e risultano tutti perfetti per fare da colonna sonora ad immagini cinematografiche o televisive. Su un’impostazione progressiva si viaggia senza limiti tra la musica etnica ed il jazz, tra il tango ed il folk, come d’altronde hanno sempre fatto questi “sempreverdi” torinesi. C’è ancora l’hammond che spunta qua e là, per i nostalgici, ma anche per quelli che vogliono riascoltare le vecchie musiche rese moderne dalle nuove composizioni degli Arti & Mestieri. Altra caratteristica che risalta immediatamente è quella dell’assoluta mancanza di un leader all’interno del gruppo: tutti e cinque i componenti base della band sono anche compositori ed emergono allo stesso modo, in una perfetta armonia che sembrerebbe inapplicabile considerato il virtuosismo di ogni singolo musicista. Gente che da sola è stata capace di fare dischi a proprio nome, di produrre, di guidare altri progetti. Questi ragazzi degli anni Settanta, ora maturati ed appesantiti dagli anni trascorsi, potrebbero diventare gli alfieri del ritorno del progressive e della musica rock “aperta” a qualsiasi soluzione musicale…

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La recensione Murales di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-05-20 00:00:00

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