Gli umbri Nonzeta provano a farci sentire quello di cui sono capaci: 3 pezzi registrati in maniera alquanto insufficiente, ma che rendono comunque l’idea che questi ragazzi hanno relativamente al crossover.
Ammetto che i primi 2 ascolti mi avevano lasciato perplesso e indifferente, mentre già al terzo passaggio del cd nel mio lettore qualcosa sembra salvarsi. Ma è troppo poco: la spinta emotiva sugli strumenti c’è e si sente, la ritmica dei pezzi sembra anche azzeccata, ma nei momenti in cui occorre accelerare i nostri finiscono per stravolgere il tutto finendo ad assomigliare ai fratelli poveri (e handicappati, aggiungo io) dei Korn (o un’altra delle tante band che bazzicano oggi sulla scena).
Non occorre quindi altrettanta fatica mentale per arrivare a consigliare al quartetto una serie di accorgimenti fondamentali per rendere il prodotto presentabile: per prima cosa raccogliere un gruzzoletto cospicuo di soldini in modo da registrare la prossima demo con un livello qualitativo decente; la seconda di affinare le parti più potenti in cui voce e strumenti non sembrino un orribile blob sonoro, e la terza aggiustare il tiro sul sound personale, magari affidandosi ad un ‘orecchio esterno’ che in studio sappia gestire la loro irruenza.
Superati questi scogli sarà forse possibile cominciare a costruire qualcosa che abbia le sembianze di una demo. E poi, naturalmente, cominciare a sperare….
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La recensione Demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-05-20 00:00:00
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