Alcune scelte melodiche, i cambiamenti improvvisi di ritmi, la tendenza sperimentale e l'impostazione della voce potrebbero ricordare i Mr Bungle di Mike Patton nei momenti più pop e meno non-sense. Con spirito avanguardista, infatti, Marco Da Rold prende in mano più strumenti per spargere idee qua e là. Qualche accenno eighties in "Your head is right n your feet are left"; raffiche elettroniche e passaggi sbandati e disconnessi in "Bondage stunt" per poi ritornare alle languide movenze di "The rise of mistery tongue" che, a metà strada, si trasformano in impennate rock più agitate. Lounge jazz, ballate cullanti (il dream pop di "The moon is getting brighter") fino alle giocolerie astratte di "Meat simphony". I passaggi non sono sempre esaltanti, ma in fin dei conti ci sono idee su cui puntare e poter dare un seguito di sicuro più apprezzabile e che possa risaltare senza passare in sordina.
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La recensione European Twist di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-10-04 00:00:00
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