Direttamente da Pisa ecco all'uscio tre ragazzotti con attitudine punk, portamento sghembo wave e, tanto per non farsi mancare nulla, anche un bel tocco di riottosità folk che non guasta mai: vi ricordano qualcosa?
Esatto, naturalmente stiamo alludendo ai loro mentori-cugini-Zen Circus, che hanno anche scelto i Jokers come gruppo spalla per i loro ultimi concerti (e tra i produttori del disco figura proprio il buon Andrea Appino, che li pubblica anche per la sua Ice For Everyone): i nostri Criminali sono giovani col pepe al culo e si sente, si fanno tentare dall'irruenza più grunge che '77 (la sconvolgente "My Mother Got Fucked"), tessono ammiccanti filastrocche in nero ("This Song Is Dead", "Song For Lovers"), predicano bene e razzolano ancor meglio il verbo che fu di Gordon Gano ("Killer") senza dimenticare di flirtare con quel morboso incedere rumoroso che fu dei dorati Anni Novanta, insomma tipo quello dei Pixies (il bellissimo e auto-ironico brano di apertura "This Was Supposed To Be The Future", l'eccitante palude di "Deep Rider").
Fortunatamente la musica non è una scienza esatta e l'esperimento è riuscito: la gran matassa di influenze e citazioni si dipana immatura, veloce e verace, e mi sento in dovere di giustificare tutto il gran parlare che si fa attorno al gruppo. Appino ci ha visto lungo: le premesse e le promesse per il futuro prossimo ci sono tutte, speriamo solo che i ragazzi adesso non si siedano sui meritati allori (compreso il loro sciamanico cantante-standing drummer, insomma, che canta e suona la batteria restando in piedi). Sono tutti vostri.
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