Facciamo che scrivo di Bob Corn mentre tu dormi, dopo che ci siamo detti tutto e siamo rimasti nudi come torsoli di mela tra le coperte, contandoci a vicenda i vuoti che mancano per sentirci completi. Facciamo che dormi ed io scrivo, come quei film dove la luce è perennemente soffusa e non è un problema di lampadine ecologiche: è il silenzio che ossessiona i minuti, e la bellezza di colmarli con l'insostenibile leggerezza della sufficienza: dammi le piccole cose che dicono tutto.
"From The Wooden Floor" è un ep. Sei pezzi registrati tra New York e Portland, con l'aiuto di Callers e Larry Yes. Sei pezzi ancora una volta fatti di respiri, di corde di chitarra, di ninne nanne moderne e di parole al vento (ché quando finirà la bufera rimarremo solo noi due e queste quattro foglie secche pregne di significato). Sei pezzi fatti ancora una volta di ciò che Bob Corn sa fare e che a noi piace sentire. Espedienti quotidiani di amori di sospiri di filastrocche di rime baciate e colline emiliane innevate. Un piccolo gioiello che segue a "Love Calls", 7'' registrato assieme a Larry Yes tempo fa. Tutto si succede in fretta dunque, briciole seminate a distanza di pochi mesi: sarà che la bellezza non si lascia attendere, e se sei ispirato tanto vale ridare all'amore la poesia che ti ha prestato.
È così che in questi venti minuti si assaggia il sapore minimale di "I miss you", il gusto orientale di "O, Dolores!", e i momenti corali di "She just floated", per un bellissimo piccolo lavoro che alla fine di tutto lascia un sapore leggero e perfettamente adeguato, mentre fuori è notte ed il suo respiro è quello che hai sempre cercato.
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La recensione From The Wooden Floor di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-01-14 00:00:00
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