Il nome di questa band identifica, in realtà, una singola entità che all’anagrafe corrisponde alla persona di Adriano Zanni, ravennate alle prese con la musica elettronica. Questo progetto, come riportato nella cartella stampa, nasce dal bisogno di sfruttare al massimo i mezzi che la tecnologia mette a disposizione – in questo caso specifico il pc (per la creazione artistica) e internet (per la diffusione dell’opera).
Soddisfatte queste note di carattere informativo, passo a parlarvi della musica, prodotta ibridando dub e drum’n’bass. Solo seguendo queste coordinate si può comprendere il significato di questi sei pezzi, generati non solo da un’urgenza artistica, ma anche pretesto per un messaggio sociale; è il caso della seconda traccia “Antyglobalization (bpm against wto)”, in cui un campione vocale pescato da chissà dove, ripete più volte una frase decisamente affine al titolo del pezzo.
Tutto il resto è, come già detto, elettronica, ovvero bpm in varia misura e forma, a seconda che il tessuto sonoro si espanda (dub) o si restringa (drum’n’bass). Da profano del genere, comunque, le sei tracce convincono e, se vogliamo, il giudizio è ancora più positivo se addizionato al fattore della ‘tecnica casalinga’ usata per realizzare il cd.
Di più non so e non posso dire, ma avrete certo intuito che “Echoes ep” merita la vostra attenzione soprattutto se siete amanti dell’elettronica e non badate alla nazionalità di provenienza del manufatto.
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La recensione Echoes ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-06-05 00:00:00
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