La prima cosa che senza dubbio noti aprendo il cartone di questo meraviglioso vinile, è l'incontestabile certezza che l'attività artistica di Baronciani abbia da sempre avuto un maniacale gusto feticista per il supporto, un certo appeal genialmente creativo che con gli anni ha fatto sì che gli Altro potessero contare per i loro lavori su uno squisito gusto grafico, unico. E così in questo "Autunno", garbato ed aggressivo allo stesso tempo, forte eppure romanticamente capace di suscitare una timidezza d'altri tempi. Il gusto di un contatto. Apri e chiudi. E tutto si aggancia nella banalità di un bacio.
Questo il progetto grafico. Dietro tutto, la musica. Tre soli pezzi per un 7'' affrontato con la potenza stilistica che dagli inizi di "Candore" contraddistingue il gruppo. Tre soli pezzi registrati ottimamente per Holidays Records, con bassi più spinti ed una batteria più menata del solito. Tre schegge che sintetizzano al meglio un percorso che riparte (o attende di ripartite) da dove ci eravamo lasciati. Ancora l'altropunk che ti stringe, ancora l'isterismo di un lamento, ancora quella benedetta incapacità di star dietro alle partiture (come se davvero oggi ci fosse qualcosa da considerare necessaria). Ancora forze che dirompono e si concentrato in minuti secchi di parole di malinconia di rabbia di quella filosofia che dice tutto eppure ha il piacere che si prova nel restare incompresi. Un piccolo prodotto che attende seguiti prossimi, mentre fuori si spaccano i vetri per il freddo e quando ti dico della rivoluzione mi dai un bacio e mi fai smettere di parlare.
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