Drink To Me
Brazil 2010 - Psichedelia, Minimal, Afro-beat

Brazil

Listen to these amazing tunes, not to my words. Seguite il consiglio, "Brazil" è roba grossa. Io avevo sempre pensato che i Drink To Me fossero bravi, ma mi ero fermata lì: un bel gruppo che suona bene. Punto. E adesso mi spiazzano tirando fuori un piccolo capolavoro di commistione di generi e di aria fresca. È duttile, di respiro ampio e internazionale almeno quanto il recentissimo "Midnight Talks" degli A Toys Orchestra, e non esagero a scrivere che ci sono elementi a sufficienza perché i Drink To Me trovino un grande seguito all'estero.

Il punto di forza dei tre torinesi sta senza dubbio nella capacità di fare musica colta, apparentemente complicata, e di riuscire a sdrammatizzarla vestendola di melodie orecchiabili. Prendono psichedelia, post-punk ed elettronica e frullano per poi versare ciò che ne esce in uno scintillante pacchetto regalo con tanto di fiocco. E' d'obbligo fare il paragone con gli Animal Collective, il più lampante, ma non sarebbe giusto fermarsi a questo. "A Stain In The City" è un pezzo in stile Oneida, mentre "Paul And Kate" sono i Liars in falsetto con il basso dei Fugazi. Scavando ancora più a fondo si legge una linea generale fatta di brandelli di kraut e distorsioni shoegaze che a ritroso portano fino ai Jesus and Mary Chain, ma la cosa formidabile è che tutto viene spiegato con quel linguaggio pop di scuola MGMT. Tralasciando gli episodi più impegnativi - l'intro solenne di "Small Town", ad esempio - trovo davvero delizioso il loro essere così scanzonati: "We're Human Beings" parla di normalissimi sfollati come noi, senza soldi, senza lavoro e con troppo alcool nelle vene, e sfido chiunque a non iniziare a ridere e a muoversi sui ritmi di "Amazing Tunes"e "B9".

Se ne potrebbe scrivere ancora pagine e pagine, si potrebbero trovare dettagli, analogie, stili in ogni singola canzone. Ma non è necessario. Semplicemente: è Musica Bella, con entrambe le iniziali maiuscole. Di quella che ti convince a restare di buon umore anche se è un giorno in cui ci sono i buoni presupposti perché ti saltino i nervi. E per riuscire a fare questo effetto un disco deve avere una cosa in più. Deve avere l'Energia. Positiva, Esplosiva, Fulminante. E qui c'è, vibra, si sente nel titolo, così esotico, e nelle sue pieghe più morbide che richiamano a quella parte meravigliosa del mondo. E allora, con l'immagine del Brasile stampata in testa anche se sei dentro un autobus grigio, riesci a trovare l'adrenalina necessaria per sfondare maggio e approdare finalmente all'estate. E quando sarà il momento spazzeremo via tutto, anche i vestiti, e balleremo tanto, con "B1" nelle orecchie e sulla bocca Tout le monde, Allo? I love you!. Un disco splendido.

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