Sarà davvero il suono del phon quello che si ascolta in questo disco dei Miriam in Siberia? Non è che un phon possa esprimere polifonie particolari, è ripetitivo e a volte ci snerva. Non si può ascoltare un phon più del tempo strettamente necessario. I Miriam in Siberia per fortuna lo rendono più gradevole. Ma anche loro conservano sonorità decisamente già sentite: quelle dei Verdena, giusto per essere chiari fin da subito. Esibiscono il loro bigliettino da visita con "Estate d'ottobre" e non possiamo fare a ameno di pensare agli esordi della band bergamasca, insieme a "Il tuo buono" l'esempio più radiofonico del disco. "Il suono del phon" è l'unico che non richiama direttamente i fratelli Ferrari, è un pezzo meno carico degli altri ma almeno fa trasparire una certa originalità. "Before The Insane God" è un altro bel brano, spezza il ritmo dell'intero lavoro con una chitarra acustica. Con Agnelli e Moltheni sapientemente mixati in "Affanni" si conclude l'album, lasciando la speranza che in futuro altri elementi possano entrare a far parte della poetica musicale dei Miriam in Siberia.
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La recensione Il Suono del Phon di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-20 00:00:00
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