C'è sempre una sorta di adrenalina quando ascolti un cd che fino a un secondo prima non conoscevi. E così, adrenalinico ma scettico, ammetto di avere storto il naso quando ho letto i titoli delle canzoni di questo "Rifugio per stili orfani", album d'esordio dei vicentini Blackcherry. Il primo dubbio è stato l'intuire che queste 10 canzoni erano divise tra l'italiano e l'inglese: non ho mai compreso in pieno la volontà di mescolare le due lingue (se non per pomiciare). E la differenza è lampante: la voce è sicuramente più valorizzata dalla parlata anglosassone, scavalca le melodie, incide più a fondo. Peccato che la maggioranza dei pezzi sia in Italiano. Chitarre dolci cullano un ascolto che rimane comunque piacevole, pop rock melodico che diventa più che apprezzabile se considerato senza troppe pretese. Titoli formulati con un preciso rigore, si parte con "Entering the sound" e ci si saluta con "Leaving the Sound". Spegnendo il lettore con una sensazione tutto sommato positiva. Con la certezza di aver passato una bella mezz'ora. Ovviamente si può fare di meglio, ma considero "Rifugio per stili orfani" un ottimo inizio.
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La recensione Rifugio per stili orfani di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-21 00:00:00
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