Da "Being Famous (with this)": "This lyric is not so good, but it's english: no one knows!". L'umiltà è sempre una bella cosa. Però c'è da dire che, per quanto semplici, i testi dei Sinclear hanno la loro brava dignità. Soprattutto, ci piace la tendenza all'uso di una forma narrativa che rende più interessanti le tematiche, abbastanza adolescenziali a dire il vero. Anche per questo, assegniamo la palma di canzoni migliori a "Candice" e "6.75": racconti di inquietudine con due protagonisti a cui si vuole subito bene, che scappano o sognano di scappare su una via lastricata di sano punk rock. Sano nel senso di: arrabbiato ma non urlato a sproposito. Arrangiato cercando di non appiattirsi sugli stereotipi del genere (e ogni tanto – per quanto lo permetta il furor hardcore - riuscendoci anche). Scritto senza dimenticarsi che in una canzone esiste anche il testo – ma di questo si è già detto. Suonato e cantato con una convinzione che fa venire voglia di ascoltarli live. E, stando a quanto si dice in giro, farsi passare questa voglia dà soddisfazione.
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La recensione Nothing Ever Happens di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-19 00:00:00
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