Al primo ascolto, questo gruppo pugliese il cui nome si riferisce a un ciclo di tele del pittore informale J. Fautrier, non sembra allontanarsi troppo dal canone delle solite band di rock italiano. Per fare qualche nome mi sentirei di citare i Timoria e Carmen Consoli. In questa dimensione gli N/d’Otages sembrano calarsi alla perfezione come testimoniano i numerosi riconoscimenti che possono vantare nell’ambito di concorsi musicali locali e selezioni per festival nazionali (Arezzo Wave, Meet Rock). Tuttavia ci sono almeno un paio di soluzioni in questo cd che se approfonditi con cura potrebbero essere decisivi per trovare una strada più originale. Mi riferisco agli assoli di violino di “Mathilde e Bernard” e alle linee vocali che a tratti sembrano avere accenti esotici (specialmente in “Gelè”).
Il resto sembra abbastanza convenzionale.
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La recensione N/d'Otages di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2001-06-23 00:00:00
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