La chitarra di Mattia Coletti (sempre più attivo, in questo caso insieme a Riccardo Ceccacci degli ottimi Lleroy e Andrea Giommi degli Edible Woman) ha ormai vita propria. Segue, interpretando a suo modo, le strade dell'oltre rock con personalità e vigore, sguazzando caparbia tra math, noise, post, wave e la moltiplicazione infinita di derivati che vi sta intorno. Leg Leg, strumentali, quadrati ma totalmente free form, acuiscono il processo di convergenza tra generi evitando lo scontro e dando, al contrario, spazio ai metodici e frastagliati giri di basso, generando tra i solchi un bignami di certi Stati Uniti - dai Don Caballero ai June Of 44 e giù a scendere - capaci di graffiare con le unghie tagliate. Robotici e potenti, i passaggi di batteria innescano un percorso ad ostacoli che porta fino ai Battles, senza scadere nel proselitismo o in banale manierismo, forgiando invece un suono che per vastità di interpretazioni si figura senza tempo. Urgente nella sua brevità, "Manta" ha il pregio di pulsare dall'interno, nessuna macchina tiene in vita questi sei brani, che camminano con le proprie gambe e con esse rifilano calci ben mirati all'assuefazione da banalità.
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La recensione Manta di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-03-05 00:00:00
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