Nonostante abbiano riferimenti evidenti ai Franz Ferdinand, nascendo addirittura come loro cover band, nonostante alcuni riff di chitarra e andature dance spingano a pensare al gruppo di Glasgow, così come il nome che omaggia "The Dark of the Matinèe", celebre song della band scozzese, la giovane formazione abruzzese ha un proprio timbro, anche per via di una voce che marchia in maniera diversa il sound fornendogli una nuova direzione. Per fortuna, anche se la voce non è sempre al top. Naturalmente si canta in inglese e la sonorità che si sviluppa ha certamente ampio respiro internazionale, con qualche rimando anche ai Maximo Park ("Late"). I quattro ragazzi della provincia di Pescara con alle spalle già date in Uk, però non sempre riescono a convincermi. Ci sono alcuni momenti deboli musicalmente, che vanno maggiormente rimpolpati di contenuti e energie. Personalmente non mi fanno impazzire, ma pezzi come "Fake images of me", la freschezza pop di "Madame Olga", non dispiacciono. Ci sono un bel pugno di idee che vanno irrobustite. Serve uno scatto in più, per entusiasmare.
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