Non si discutono la tecnica, la bravura o la passione. Ma cosa c'è di valido in questo disco? Di certo non i testi, che forse sono solo un pretesto per vocalizzare. Forse nemmeno le musiche - un morbido jazz che ammicca al pop - dato che l'impressione è quella di un disco da sottofondo, da ascoltare mentre si sorseggia un drink in un locale elegante e intellettuale. Un disco che si chiama "Emozionarsi a vivere" non denota certo grande passione per la cura della lingua italiana e forse, in casi come questo, cantare in inglese sarebbe una scelta più saggia. Al contrario del titolo, però, il disco fatica a emozionare. Oltre alla title-track, di fatto si salva la sola "Winter Lullaby". Come detto in apertura, la tecnica e la bravura non si discutono e Consuelo Orsingher ha un curriculum notevole di tutto rispetto nel mondo della musica colta. Purtroppo tutto questo non basta a fare un disco che lasci il segno.
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