Jennifer Gentle Concentric 2010 - Strumentale, Sperimentale, Psichedelia

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Quando nella discografia dei Jennifer Gentle entra in campo la A Silent Place, si sa già cosa attendersi: il versante più sperimentale, estremo e oltraggioso della produzione della band padovana. "Concentric" non fa eccezione, in attesa del nuovo album "pop" della Sub Pop, e riprende il discorso là dove si era interrotto con "5 of 3" nel 2006, seconda traccia dei "Sacramento Session". Se allora il richiamo naturale per l'ascoltatore meno addentro ai misteri della colta contemporanea giapponese erano i Nurse With Wound (Julian Cope parlò, invece, di Joji Yuasa e Kunihara Akayima, bontà sua), ora siamo dalle parti dei Coil, del Franco Battiato di "Fetus" e "Pollution" (senza la melodia che comunque allora affiorava) e degli Amon Düül II di "Phallus Dei". Azzeccate, per una volta, le definizioni della cartella stampa: "colonna sonora di un film surrealista da incubo", "una versione infernale di "Lumpy Gravy" (disco di Frank Zappa), "un passo avanti nel caos controllato". Un disco di difficile ascolto, quindi, solo per appassionati, eppure suggestivo e non privo di spessore artistico, tanto che non si fatica a immaginarlo come colonna sonora per qualche mostra d'arte d'avanguardia o di qualche performance artistica: con una battuta, sono le "Pictures at an Exhibition" dei Jennifer. Curiosità: il disco è in pratica suonato dai soli Marco Fasolo e Liviano Mos, unici superstiti dopo il grande split della megaformazione ammirata al MI AMI 2007. Eppure sono determinanti i contributi dell'ex batterista Paolo Mongardi e dell'ex chitarrista Andrea Garbo (voce in "Yell"): dunque, quando sono stati registrati questi brani?

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La recensione Concentric di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-02 00:00:00

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