VerlaineRivoluzioni a pochissimi passi dal centro2010 - Rock, Indie

Rivoluzioni a pochissimi passi dal centroprecedenteprecedente

Prodotto e registrato da Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele, Tommaso Cerasuolo fa i cori in due pezzi – quindi, i Perturbazione – Lalli ne canta uno. E quel Ti meriti di più di un colpo di pistola di "Musica islandese", dopo vari sforzi per capire se è preso da qualche film di Godard – perchè Godard diceva che per fare un film basta una ragazza e una pistola - forse è più plausibile collegarlo ai Subsonica. Insomma: Torino, nella sua versione più universitaria e cinefila. L'amore visto dai divanetti di una sala di proiezione, gente che l'esame di educazione sentimentale l'ha passato al Cinema, con fidanzamenti lunghi e vissuti, e rotture ovviamente epiche, che ci metti anni per scordarle. La donna è il perno forte che fa girare le cose e l'uomo non può far altro che offrile da bere.

Musica cantautorale, a metà tra il romantico e l'intellettuale. All'inzio possono sembrare dei trentenni svogliati, tanto nostalgici quanto poco sicuri di loro stessi e della musica che fanno, che con buona probabilità smetteranno appena arriva un lavoro serio o nasce il primo figlio. Ma dopo aver ascoltato questo disco per un mese tondo tondo, oltre a non sentire più l'effetto "brutta copia dei Non voglio che Clara", ho acquisito la sensazione che ci sia qualcosa di più. Anche se in realtà "Rivoluzioni a pochissimi passi dal centro" ha solo tre splendide canzoni: "Ti ho già detto il mio nome", "Dipendente pubblico" e "Nimes". Le altre sono importanti perchè aggiungono tante belle immagini, ci descrivono meglio i personaggi coinvolti, scoprono una certa dose di autoironia, giocano con batterie elettroniche sfigate e provano anche soluzioni non così classiche – ad esempio i rumori d'ambiente di "Un pugile di Roma" – ma hanno melodie più stanche e scorrono senza lasciare segni evidenti.

Ma è il primo disco ufficiale, è giusto essere fiduciosi. I Verlaine sono bravi, sanno scrivere ottime storie. Spero che "Rivoluzioni..." abbia un seguito, tanti altri album. Se lo meritano.

---
La recensione Rivoluzioni a pochissimi passi dal centro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-05-03 00:00:00

COMMENTI (19)

Aggiungi un commento Cita l'autoreavvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussioneInvia
  • bisius13 anni faRispondi

    Bel disco, davvero. "Tom Waits #2" in particolare è centratissima.

  • emilianocalori14 anni faRispondi

    altro che brutta copia dei non voglio che clara... ma chi è il pazzo che li ha recensiti ? :)
    BRAVI!

  • indeelay14 anni faRispondi

    bravissimi..ci volevano proprio! Sono davvero stupefatto e felice di averli conosciuti!

  • tiziana14 anni faRispondi

    I Verlaine sul palco di Spazio 211: il minimo che potessero meritare. A tutti loro riconosco del talento con la T maiuscola.
    A dimostrarlo anche l'attenzione del pubblico, che venerdì sera ha riempito la sala sia in numero, sia in calore e coinvolgimento.

    E non è stato solo merito di canzoni autentiche, ben scritte ed eseguite con maestria, efficaci e spiazzanti come la verità, di accompagnamenti e stacchetti musicali intelligenti e quanto mai curiosi ed interessanti. Né soltanto è stato merito di una buona acustica in sala e di un pubblico musicalmente curioso ed educato.

    I Verlaine, con quell'uscita dal palco canticchiando, un paio di urla necessarie, i passi di minimal dance a sdrammatizzare, ciò che potevano dare dal vivo l'han dato, dimostrando di avere una marcia in più.
    E non è così scontato che un concerto live muova più congratulazioni di quanto non faccia da solo l'intimo ascolto dei pezzi dallo stereo di casa propria.
    Per me questo non può che voler dire che sono bravi davvero.

    Ragazzi, vi auguro che sia solo l'inizio.

  • barbydance14 anni faRispondi

    grandissimi!!!!

  • setarossa14 anni faRispondi

    la prima volta che ho sentito l'album in streaming ed è arrivato a "Tom Waits#2 ho pensato "nooo!! ma come è già finito??":O e ho sentito la necessità di rimetterlo e poi di rimetterlo ancora e di rimetterlo ancora, insomma sono in fissa! *__* sono bravi i Verlaine, prooooprio bravi e ora li aspetto in Campania!!! :)

  • fabfabfab14 anni faRispondi

    perdon....preso dall'enfasi ho definito una fantastica viola: violino....

  • fabfabfab14 anni faRispondi

    Nel caso in cui qualcuno nutrisse ancora dei dubbi, smetta di farlo e li lasci morire di fame. Il concerto di Venerdì sera ha confermato la nuova caratura dei Verlaine. Serata memorabile, i Verlaine hanno giocato col pubblico (mai così coinvolto) rendendo perfettamente il senso del loro disco d'esordio. Che è rock in senso stretto, fatto di chitarre e quintali di attitudine. Ma anche qui contano i dettagli: il lavoro del violino è diventato fondamentale, le chitarre hanno acquistato spazi più dilatati, lasciando alla sezione ritmica la dettatura dei tempi e delle pause. L'aspetto più interessante è l'uso delle voci, dei cori presenti in maniera sempre elegante e precisa, e della voce solista che - grazie al supporto dei cori - può concedersi qualche libertà. E al di là di questi dettagli, l'emozione è stata travolgente, dalla prima all'ultima nota. Due momenti: l'uscita di scena (geniale) e Daniele che grida sul crescendo strumentale di "Nimes" - il momento più "Pearl Jam" che io abbia mai visto. E questo - finalmente - è un complimento spudorato.[:


    (Messaggio editato da fabfabfab il 02/05/2010 19:23:10)

  • cinque14 anni faRispondi

    La mia preferita è Dipendente pubblico, amo la versione dal vivo. Mi ricordo che con questo arrangiamento ha aperto un concerto al Barrio qualche tempo fa. Silenzio, battiti di mani e viola e in un attimo in sala è calata l'atmosfera Verlaine. Quella sera suonavano anche Dente e Benvegnù e i Verlaine hanno detto la loro..bravi bravi.

  • lecosedeilicianni14 anni faRispondi

    Emozionante,Grazie!!!!
    In Tom waits #2 c'è la classe che solo pochi Fantasmi ostentano.L'avevo già sentita come del resto molti brani nel live al cpg ma registrata così mi ha fatto fare un viaggio tra le nuvole vaporose che ci sono oggi.
    Comunque è da scoprire questo album come tutte le cose che sono dentro in un viso pallidissimo......
    Ciao!!!!