Erano anni che non si ricevevano notizie dai Miss Fräulein, ed ora tornano con un nuovo album, "The secret bond", registrato negli States. La prima cosa evidente è che le signorine si sono ammorbidite: meno stoner rispetto a come ci avevano abituati in passato, più aperture pop, chitarre alleggerite, sezione ritmica meno aggressiva. Questo non significa che i Fräulein abbiano perso colpi, anzi, questo spostamento su un asse più rock'n'roll e pop risulta estremamente piacevole, anche perchè gli episodi psichedelici non mancano ("The secret bond"), si raggiungono picchi da orecchiabilità radiofonica ("You know why"), e ogni tanto ritornano i loro padrini spirituali Kyuss e Queens of the stone age ("See you men", "My lover"), senza dimenticare una componente grunge vicina alla sensibilità degli Alice in chains ("Human hunter") e una piccola dose di punk rock che non guasta mai ("London night").
Nota dolente della produzione è una certa stanchezza compositiva che porta alcuni pezzi a rassomigliarsi ma soprattutto il fatto che anche negli episodi più vicini a ciò che i Fräulein erano in passato, l'album non esplode, non esce dalle casse, non mi ha spinta ad alzare il volume. E' un soffocamento sottile, che lascia la band una tacca sotto la soglia di eruzione, di certo peggiorato da una scarsa mobilità tra le tonalità, e alla fine dell'ascolto si ha l'impressione che qualcosa manchi. In conclusione, un lavoro di buono ma non ottimo livello da una band che buona non è, è ottima. Forza Fräulein, fuori gli artigli.
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La recensione The secret bond di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-04-15 00:00:00
COMMENTI (1)
Vi aspettiamo sabato 19 marzo per Maledetta primavera al Bitte di Milano! Ciao Miss!
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