L'occhio cade istintivamente sulla copertina, si appoggia e scruta. Ma una volta sbirciate le curve posso affermare con sicurezza e senza malizia che non è il bikini il punto forte. È solo il punto di partenza, il tramite simbolico, l'oggetto che si fa carico dello spirito racchiuso nell'esordio dei Granturismo: ironia, colore e pienezza. Sarà la voce calda di Claudio Cavallaro, sarà che pescano da un baule musicale di cantautorato italiano con parsimonia e personale creatività, ma il risultato abbraccia un sound retrò insolito che rende questo lavoro familiare, senza cadere nella noia del già sentito. È sostanza vera che nella sua sfumatura melodico-popolare nutre lo spirito e con carica folk rock sazia anche il corpo. E nel caso la teoria sembri troppo difficile, meglio passare subito alla pratica per rischiararne la visione. Giocano con il tempo, proponendo in apertura "Gospel in giugno". Giocano con l'amore e la sua rima con dolore, quello estremo: se non fosse per le parole, è impossibile credere che "Addio tristi lunedì", con la sua tromba scanzonata e un ritmo seducente, altro non è che il racconto di un delitto passionale. Della potenza evocativa del primo singolo dei romagnoli eravamo già a conoscenza grazie al demo del 2007. Sono gli inediti di quest'album a diventare i protagonisti e i testimoni del lavoro originale e di rivisitazione che nulla a che a fare con un puro plagio ideologico del passato. Se la title track per il suo essere carica di ritmo è degna di diventare il tormentone estivo per i dj set della riviera, "Rivedere te" è di tutt'altro stampo e aspira a diventare colonna sonora per curiosi intrecci sentimentali dal carattere noir.
Bravi, attenti alla simbiosi tra parole e musica ma con un'inventiva melodica più ironica e ariosa di tanti altri esempi nostrani. Un ottimo disco.
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La recensione Il tempo di una danza di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-05-13 00:00:00
COMMENTI (2)
vengo da scoprirli ed ascoltarli solo ora. bravì sì sì sì!
ora scatta la caccia al disco..
[:
Disco meraviglioso! Lunga vita ai Granturismo.