C’è una sola cosa veramente stupefacente in questo cd: la voce, a tratti talmente identica a quella di Manuel Agnelli da far pensare che il suddetto sia intervenuto nelle registrazioni, non solo con i “preziosi consigli” orgogliosamente riportati sul booklet!
Vabbeh, malizia a parte, non c’è molto da dire sul lavoro dei milanesi Anonimo FTP: bravi, sono bravi, su questo non si discute. Suonano come si deve, sono dotati di una buona capacità compositiva, sanno dare il giusto pathos ai loro pezzi e, fattore non trascurabile, creano melodie oblique in grado di rimanere impresse. Il problema (sempre che di problema si tratti) è un altro: le somiglianze con il ‘mondo’ Afterhours non si fermano alla voce, e, dopo aver ascoltato più volte questo cd (viene spontaneo, è piuttosto gradevole!), si ha quasi l’impressione di trovarsi a tu per tu con un ep inedito del gruppo!
Non voglio esagerare, chiariamoci, senza offesa per nessuno, gli Afterhours sono di un altro pianeta (un ‘mondo’ appunto!), e sono convinto che gli Anonimo FTP siano perfettamente consapevoli di ciò. Il fatto è che la loro musica risulta talmente influenzata da quella di Agnelli & soci, da gettare una luce dubbia sull’effettiva personalità del gruppo.
Anche i testi sono di chiara matrice ‘agnelliana’: stessi giochi linguistici, cut up, allusioni… che dire? È un male assomigliare in modo così nitido al miglior gruppo italiano (a parere del sottoscritto)? Probabilmente no, anche perché se la personalità (come credo) c’è, non tarderà a far sentire il proprio peso.
Credo comunque sia il caso di provare a sganciarsi un poco da ‘mamma After’, magari dando credito agli altri nomi influenti che la band cita nella nota stampa (Blur e Marlene Kuntz per esempio). Consideriamo, quindi, “Amari come fiele” un buon passo in questa direzione, e speriamo che si continui sui giusti binari.
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