Drumming disinibito, cantato ruvido, inventiva melodica, epicità ben governata dagli arrangiamenti, concezione grandeur delle composizioni. I Plastic Made Sofa arrivano da Bergamo, consumano litri di note beatlesiane e partoriscono un esordio che è una guida pratica all'ascolto di lovely songs fra beat, skiffle, pop e rock'n'roll sudato.
Si muovono lungo una preziosa ricerca armonico-timbrica che in tutti i brani arriva a fare la differenza. La scaletta corre sicura e cresce di ascolto in ascolto, sostenuta da un songwriting che flirta con le sue origini musicali ma non dimentica di consegnarci composizioni in cui la memoria sixties sappia rileggere le contaminazioni di un presente musicale tutto da scrivere. Sdoppiamenti fra iniezioni di chitarre vetrose e tempi acustici, indubbia è la loro capacità di districarsi come una lucertola tra le maglie e i pertugi del Sgt. Pepper's, la svogliata "attitude" di Casablancas e la messa a fuoco atmosferica dei The Last Shadow Puppets. Mescolano bene le carte, giocano poco in casa e utilizzano con abilità stratagemmi in cui la capacità di fascinazione dei decenni musicali scorsi evolve negli ascolti anglofoni contemporanei.
Steve dei Soulwax regala il suo sudore ai prodi italiani indossando una maglietta con il loro nome mentre macina piatti e musica, noi vi diciamo che potrebbero star bene sulle copertine di Vogue UK tanto quanto ai vertici delle classifiche dell'NME. Prendete e ascoltatene tutti!
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La recensione Charlie's Bondage Club di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-06-09 00:00:00
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