Liberatori, trascinanti, ad alto tasso danzereccio. Contaminano il canovaccio della popular music di combat-folk, punk attitude, suoni girovaghi e lingue rotolanti. Hanno sedici anni di convivenza musicale alle spalle, oltre 400 concerti che li hanno proiettati sui palchi di mezzo mondo, 18 musicisti che si sono avvicendati nelle fila della banda, un solo cuore pulsante, sei lavori discografici partoriti, un percorso pieno zeppo di incontri che ti cambiano la vita.
Gli Arbe Garbe arrivano dal Friuli ma sono riusciti nel corso di quasi due decenni a far germogliere l'erba cattiva. Fissano su nastro in questo ultimo lavoro la dimensione a loro più congeniale (quella dal vivo), restituendo insieme al prezioso chitarrista americano Eugene Chadbourne (nome tutelare della musica improvvisata, ha collaborato con nomi del calibro di John Zorn, They Might Be Giants, Jello Biafra, oltre ad aver pubblicato un disco con gli Zu nel 2000), un ibrido musicale che intreccia folk, punk, free-jazz, country e altro ancora. Crocevia di lingue (dall'americano allo spagnolo, dal friulano al dialetto slavo delle valli del Natisone), sperimentano senza alcuna barriera stilistica generi e umori, dando vita ad una Pangea di brani dalla innegile carica dinamitarda. Consigliato vivamente agli amanti del genere.
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La recensione The great prova di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-08-31 00:00:00
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