Pare esista un solo colore per i Bad More Ending. Nero, ma di quel nero che più scuro che non si può. D'altronde cosa aspettarsi da una band che dichiara apertamente la propria affezione verso sonorità thrash e soprattutto death metal? Qui, per essere precisi, siamo dalle parti di Sepultura e Lamb of God, ma non c'è la necessità di scappar via perché messi di fronte a qualche triste progetto musicale, che fa dell'epigonismo la propria ragion d'essere. Tutt'altro.
Si fa sentire sulle spalle l'esperienza decennale della band, in una maniera così forte da far apparire quello che in realtà è un semplice ep (nato con l'esigenza di trovare qualcuno disposto a offrire al gruppo un contratto discografico), come un lavoro maturo e lontano da qualsiasi stereotipo facilmente opinabile. "Who is the victim now?" è così un carrarmato che macina terreno a mille all'ora, per poi rallentare, respirare con l'ausilio di un refrain pulito, e riattaccare più testardo di prima.
E ancora, "Beyond flesh", dove si gioca a costruire un atmosfera claustrofobica capace di soffocare l'ascoltatore, o "A world on fire", che, nervosa e violenta, non manca di dare il suo apporto alla causa estrema dei Bad More Ending. Un lavoro dunque consigliato agli amanti del genere, che si spera possa avere il meritato seguito.
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La recensione Theory Of Endless Sacrifice di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-11-11 00:00:00
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