Orfeo ha abbandonato la lira per l'ira e non si è voltato fino a Varese, diventando il protagonista del primo Ep dei "Terza pietra dal sole". Il timbro vocale richiama Beatrice Antolini privata del fedele gorgheggio, il cantato si schiera in favore di quel virtuosismo che - volente o nolente - ben si presta a bombardamenti radiofonici. Le chitarre si muovono lungo la spirale delle distorsioni celebrando la tradizione dei pargoli del rock melodico, come Guano Apes e Skunk Anansie. La ritmica, sempre ben curata, trova però la sua scia d'appartenenza solo in "Fuga dal do minore".
Nei testi c'è la prima Carmen Consoli - la ragazza non più adolescente, ma nemmeno donna - preoccupata dal costruire relazioni in modo maniacale, per sopravvivere ai disagi dell'esistenza. La chitarra effettata di "3 x 2" è un'offerta alla quale non si può resistere, mentre in "Universo Tascabile" troviamo "un'illusa vincitrice di battaglie mai iniziate". Questo debutto è parte di una scintilla rock che deve trovare ancora la sua via di esplosione.
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La recensione L'Ira di Orfeo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-09-16 00:00:00
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