Il primo Ep degli Everything Was Golden, formazione emiliano-romagnola, con base a Faenza, si presenta in bello stile, con copertina raffinata e ottima grafica. Ma noi non giudichiamo mai un disco dalla copertina e vogliamo entrarci dentro. La band sembra avere le carte in regola per entrare nel magico (e un po' dimenticato – per fortuna!) mondo dell'hard-core o emo-core. In "Instants", i cinque esordienti hanno fatto tesoro della lezione dei maestri Incubus e Funeral For a Friend e, intrecciando chitarre distorte e ritmi mitraglianti con melodie emozionali e vocalismi strazia(n)ti, hanno creato cinque canzoni che possono colpire gli amanti del genere, ma niente di più. Le voci dei due vocalist litigano, si slegano e si ricongiungono sopra un tessuto tanto armonico quanto aggressivo, ma del tutto privo di mordente. Un agrodolce tipico del loro genere.
Di nuovo il genere? Ebbene sì, perché l'inghippo sta anche qui. Quello che viene fuori dai 19 minuti di "Instants" è una ripassata bella e buona della tradizione hardcore statunitense (e il cantato in inglese in questo non li aiuta). Gli Everything Was Golden, nonostante le ottime intenzioni e la professionalità musicale, non aggiungono molto ad una scena già chiusa, bella e finita diversi anni fa. Tanto impegno e buone potenzialità, ma investite in una categoria già esautorata dal mercato e dai gusti dei più, rivolti ormai altrove.
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La recensione Instants EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-08-17 00:00:00
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