Finalmente e` tornato. Dopo 5 anni di attesa, Marco Conidi esce con un nuovo album, il quarto, con dieci nuove storie da raccontare. Nonostante tutti i "Mister Disco" contro i quali si e` dovuto imbattere, Conidi ha mantenuto una sua coerenza e dignita`, che gli hanno permesso di continuare il suo viaggio musicale, di restare sulla strada della sua musica, senza doversi snaturare o rinnegarsi. Ed e` proprio questo che chi lo segue da tempo intuisce al primo ascolto. Dopo i silenzi e i concerti, le fughe e i ritorni, eccolo qua, magari un po' in ritardo, ma ora la macchina e` pronta (e pulita...) per nuovi viaggi, per nuovi orizzonti, per nuove salite affannose. Esaminando meglio le 10 canzoni di quest'ultimo CD, si nota come le sonorita` non siano piu` quelle di "C'e` in giro un'altra razza", ma si avvicinano piu` a quelle di "Marco conta 1 2 3". I pezzi variano dal rock classico, con chitarre in evidenza e ben suonate, a ballate cariche di atmosfera, ma mai banali e noiose. I testi poi sono molto piu` musicali, riuscendo a fondersi meglio con la melodia; le rime sono incisive e tutta la struttura del testo e` ben formulata. Inoltre, si riesce ad apprezzare molto di piu` la voce di Conidi, finalmente chiara e pulita, non piu` coperta dalla musica, ma anzi in alcuni brani, come "Italiani d'america", sovrasta totalmente i suoni di chitarre e violini. A mio avviso, in questo modo e` riuscito a caratterizzare meglio il disco, facendo leva non gia` su suoni esasperati, banali o di "tendenza", bensi` sulla voglia (e la capacita`) di fare buona musica, di dire qualcosa di "onesto". Insomma, non ci sono "strizzatine d'occhio" e nemmeno c'e` ipocrisia, ma solo "rabbia e dignita`". In definitiva, ho trovato il CD molto valido, sotto tutti i punti di vista, e credo che possa essere un buon acquisto, per chi ascolta il rock italiano. Ritengo, pero`, che ci sia troppo Marco Conidi in questo album, sia troppo intimistico per chi si avvicina per la prima volta al cantautore romano, e quindi rischia di perdere alcune sue sfumature. Nonostante questo, rimane un bel disco, con buona musica e denso di emozioni, sapori, ricordi. Ultimissima notizia: ne esiste anche una versione a tiratura limitata, per gli iscritti al suo Fans Group (per informazioni cercate il link al suo sito tra le pagine di Rock-It), che contiene un acoustic demo di "Questa sera", e una "storia" scritta dal suonatore.
---
La recensione Marco Conidi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-01-24 00:00:00
COMMENTI