Gli Small in out movements vengono dalla provincia di Firenze ed esordiscono con "No dinner for us", un album totalmente autoprodotto. La prima traccia, "Crawling Connections", ci presenta la band come un connubio tra rock, una buona dose di elettronica e un basso molto funky. Non male, anche se la chitarra non offre quella spinta di cui il brano sembra aver bisogno. Nella seconda, "Fairy Tales", c'è più spazio per la melodia, e la voce di Tommaso Sottani sembra particolarmente adatta a questo tipo di sonorità, anche se con qualche stonatura di troppo. In "A thousand of mornings" si fanno sentire i problemi relativi ad una produzione decisamente amatoriale: un basso a volumi altissimi e una batteria con un rullante piccolo piccolo. Verso la metà del disco inizia ad apparire dubbia anche la scelta dell'inglese, la band rischia davvero di perdere i pochi tratti distintivi che la farebbe emergere dalla marea di band di stampo britannico. E i piccoli inserti elettronici di "Exicted" non aiutano a migliorare il parere. In sostanza il disco si chiude senza colpi di genio o scossoni particolarmente positivi. "No dinner for us" non è un brutto lavoro ma rischia di essere confuso tra i tanti dischi autoprodotti che ascolto ogni mese. La band ha delle potenzialità ma questo disco non è un buon biglietto da visita.
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La recensione No dinner for us di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-10-07 00:00:00
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