Mi torna alla mente Il Nucleo. Non so se questo paragone è positivo o negativo, ma descrive bene l'ambire sempre e comunque a un airplay radiofonico.
L'EP dei Naguère si caratterizza per le intricate trame chitarristiche e per quell'attitudine che oggi sembra sia diventata la regola tra i cantautori rock italiani: proporre la descrizione di un attimo attraverso l'uso spropositato di aggettivi e con l'aggiunta di verbi sconnessi dal resto del periodo.
Detto questo, va sottolineato che il disco è egregiamente suonato, registrato e cantato:“Il disordine dei sogni” o la traccia di chiusura “Clessidra” - musicalmente la più valida, in bilico tra sonorità art-rock di chiaro stampo britannico e ammiccamenti radiofonici alla Negramaro - sono sicuramente i migliori episodi di questo breve EP. Cinque canzoni in cui si nota un evidente lavoro di ricerca del suono, una continua lotta tra virate pop e ricercatezza musicale. Mi torna alla mente Il Nucleo, per dire. Non so se questo paragone è positivo o negativo, ma descrive bene l'ambire sempre e comunque a un airplay radiofonico.
L'Ep ha le potenzialità per essere fruito da un grande pubblico, e questo trascende dai gusti personali. Io non lo consiglierei al mio migliore amico, per dire.
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La recensione Naguère - Recentemente di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2012-07-04 00:00:00
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