ZEUS! Zeus! 2010 - Punk, Progressive, Drum & Bass

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Eccolo il disco italiano del 2010. Tralasciamo il discorso legato a chi sono questi due (e alla miriade di gruppi in cui suonano) e concentriamoci sulla musica, che in queste nove tracce ci si eleva verso vette di espressività difficili da trovare altrove. Quello che stupisce in "Zeus!" è il perfetto bilanciamento degli elementi che caratterizzano questo progetto basso/batteria: dove non arriva la capacità tecnica (enorme) arriva la furia, potentissima; dove è quest'ultima a fermarsi, è l'ispirazione a guidarti, mai doma nei continui cambi di registro che ti spiazzano n volte nell'arco di tre minuti scarsi. Le influenze, o più semplicemente i punti di partenza, sono eterogenee e tutto sommato chiare, ma nell'ambito di una prova di questo calibro parlare di generi o band di riferimento ha poco senso: Zeus! suona come Zeus! (e poi, se proprio vi servono dei nomi, leggete l'intervista appena pubblicata). Per rendersi conto di cosa abbiamo di fronte, è il caso di analizzare brano per brano, la carne al fuoco è troppa - e troppo buona - per non assaggiarla tutta.

"Suckertorte": rumore sordo e dichiarazione di guerra. Una marcia militare che brucia la math-ematica sullo scatto e non lascia scampo in quanto a cervellotica energia in movimento. Qui ritrovo i Locust, non tanto per le sonorità, ma per la sensazione di non sapere da che parte sbattere la testa: è come essere in macchina con un ubriaco che guida ai 200 all'ora. "Grindmaster Flesh": due minuti che non partono mai e ti lasciano con il cranio a penzoloni, appena appena attaccato al collo. Sovrapporsi di bastardate varie, con il culmine nei venti secondi di grindcore che-se-uno-è-un-attimo-fan-di-quei-suoni-diventa-pazzo. "Koprokiev": il pezzo più Lightning Bolt del lotto. Meno effetti ma tanto rumore, rallentamenti doom e scalata di una montagna invalicabile di note. Ululati da notte in Transilvania. "Giacomo Leopardi": un crescendo fondamentalmente metal ma senza quella produzione, che si infrange contro un muro evitando accuratamente di schiacciare il freno. "Steve Sylvester Saves": ecco la cavalcata che era giusto aspettarsi. In coppia con il pezzo precedente, può rappresentare la corsa folle di due veicoli fantascientifici, in un marasma di lamiere a pneumatici infuocati. "Ate U": e qui torniamo ai film dell'orrore. Incedere lento e bordate di rumore da tutte le parti. La versione Zeus! dei Black Sabbath. "Turbo Pascal": non ci si fa mancare nulla, questo lungo brano è la riprova di una capacità tecnica tutt'altro che comune. Dentro c'è quanto partorito dalla musica estrema negli ultimi 30 anni (dai Napalm Death in poi, passando per Spazz, Converge, Dillinger Escape Plan e via dicendo), riletto in chiave personale e sputato fuori in maniera sublime. "Cowboia": un mid tempo assassino carico di groove e stop and go. Suonano praticamente 10 canzoni in contemporanea, se ci fosse anche un chitarrista non oso immaginare cosa potrebbe venire fuori. "Golden Metal Shower": la chiusura del capolavoro è la cornice perfetta ai 40 minuti appena trascorsi, una piccola enciclopedia sperimentale da far ascoltare ai giovanotti di tutte le età. Incedere epico e maestoso in odore di soundtrack, "GMS" mette l'ultimo tassello ad uno spettro sonoro che fa invidia.

Dopo tante parole, quindi, è utile ribadire che questo disco è quanto di meglio si possa ascoltare in Italia oggi. E se l'esaltazione è mastodontica a casa con le cuffie, dal vivo, nel vedere la precisione psicotica e il sudore che cola a litri sul rullante o su una corda di basso, si rischia l'arresto cardiaco. "Zeus!" basta per un'intera discografia, la memoria storica è soddisfatta.

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La recensione Zeus! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2010-10-11 00:00:00

COMMENTI (8)

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  • loglady 13 anni fa Rispondi

    live sono mostruosamente impeccabili!

  • valves 14 anni fa Rispondi

    mi correggo, follia dovuta.

  • youwinimstupid 14 anni fa Rispondi

    Come è che dici "nell'ambito di una prova di questo calibro parlare di generi o band di riferimento ha poco senso: Zeus! suona come Zeus! (e poi, se proprio vi servono dei nomi, leggete l'intervista appena pubblicata)" poi di seguito nomini i soliti nomi Spazz, Dillinger escape plan, locust etc?

  • valves 14 anni fa Rispondi

    follia pazzesca

  • lagonellavena 14 anni fa Rispondi

    bravi bravi
    bis
    nude!!

  • serpenti 14 anni fa Rispondi

    Zeus nell'alto dei cieli!!!!
    AMEN!!! :[:[:[

  • autmark 14 anni fa Rispondi

    Sicuramente un bel lavoro.
    Però è un disco di nicchia.
    Non riesco prorpio ad immaginarlo per il pubblico.
    Perchè un album possa essere considerato" il disco dell'anno" ha bisogno della consacrazione su vasta scala.
    Deve essere cioè fruibile per tutti.
    Deve piacere agli addetti ai lavori tanto quanto all' utente utonto!
    Non lo vedo cosi purtroppo.
    resta comunque un cazzutissimo Bulldozzer ritmico!
    Personalissima opinione!

  • contaminated 14 anni fa Rispondi

    :[:[:[